PROGETTO BOSNIA

I dimenticati di Lipa

 

 

La Bosnia è una terra di transito per i migranti che tentano di entrare in Europa attraverso la cosiddetta Rotta Balcanica.

A partire dalla fine del 2019 i migranti bloccati in Bosnia si sono trovati ad affrontare innumerevoli difficoltà, dall’esplodere della pandemia da COVID-19  fino all’incendio che ha distrutto il campo profughi di Lipa. Dai 900 ai 1400 migranti sono ora ammassati in quello che rimane del campo profughi di Lipa mentre altri 1500 circa hanno trovato rifugio in accampamenti di fortuna nei boschi che circondano Bihać e Kladuša.

In ogni caso vivono in condizioni disumane, senza acqua corrente ed elettricità, privi di qualunque possibilità di riscaldarsi.

Cosa stiamo facendo noi di L4L? 

Un nostro team si è recato nelle zone interessate per un sopralluogo ad inizio febbraio 2021 e contemporaneamente abbiamo iniziato una  campagna di raccolta fondi. Poco tempo dopo siamo tornati in Bosnia con l’obiettivo di dare il nostro contributo collaborando con le associazioni locali e internazionali già attive sul territorio.

Programma di primo intervento medico

Distribuzione di fondi a diverse organizzazioni per il loro programma di emergenza medica.

Cibo

Donazione fondi a diverse organizzazioni per aiuti di emergenza come cibo, legna da ardere e abbigliamento di base (scarpe e biancheria intima).

Distribuzione mascherine

Attraverso Learn for Life Italia abbiamo distribuito alla popolazione mascherine (PPE) prodotte dal nostro Progetto Sartoria LFL attivo in India, altre 1000 mascherine verranno distribuite in occasione del prossimo viaggio in Bosnia.

 

Attività future

Siamo convinti che per migliorare la condizione dei rifugiati presenti nella regione la via da percorrere sia creare una forma di impresa sociale sostenibile che offrendo opportunità di lavoro contribuisca anche alla crescita economica e sociale della popolazione locale.

Presto ulteriori aggiornamenti!

Nel frattempo è possibile leggere qui un report dettagliato della nostra attività.

Bosnia Report #1